Perfezionarsi
Noi viviamo in un mondo in cui niente è più definitivo, non
ci sono traguardi, ci si muove nel giorno per giorno. Le ultime grandi ideologie ci hanno abbandonato lasciando macerie. E si crede sempre meno al paradiso in terra. Se pensiamo alla struttura della Commedia dantesca si incontrano due luoghi definitivi: l'Inferno e il Paradiso. Il Purgatorio non è un luogo definitivo perché è un transito. Infatti quando la storia del mondo cessa, ciò che resta oltre la morte e dopo il giudizio finale, è l'Inferno e il Paradiso. E quindi Dante vede il Purgatorio come un luogo di passaggio. Per chi invece non crede nel definitivo, nell’Inferno e nel Paradiso, il Purgatorio è sì un transito, ma un transito senza fine. Cioè un transitare continuo fino alla nostra fine, una condizione immutabile. Quindi noi viviamo costantemente nel Purgatorio. Che non è luogo di pena. Ma è il luogo del proprio continuo e perfezionamento. |
Infatti
nel Purgatorio protagoniste sono le Virtù. |
Nel Purgatorio il rapporto con il vizio è un rapporto di
contestazione del vizio. Lo stesso vizio è vissuto come un
qualcosa che deve essere superato e vinto. |
Dice Chautebriand |