Giancarlo Sacconi

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Il rapporto Regione-Sviluppumbria

Alla nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione nel 1986 fece seguito solo un cauto incoraggiamento della Regione.
Il che indusse a pensare che la Finanziaria fosse ormai in via di esaurimento.

Infatti, negli anni 1986-1987-1988 non fu sottoscritto l 'aumento di capitale annuo di L. 1 miliardo, da parte della Regione.

Quindi la Regione non intendeva investire oltre nella Finanziaria, ritenendo che la politica precedente fosse stata fallimentare.

In realtà si pensava che ormai la finanziaria dovesse gestire solo il consolidato, che comunque avrebbe richiesto una attività non indifferente, e non di breve periodo.

Ma i nuovi amministratori non furono d 'accordo e si avviò un periodo di lavoro fecondo e innovativo, pur disponendo di risorse finanziarie minimali e tutte assorbite, nei primi 3 anni di gestione, dalla necessità di onorare le Fidejussioni prestate ad aziende decotte che non riuscirono a restituire il loro debito, nè mai onorate dal precedente Consiglio di Sviluppumbria, che lasciò così un onere molto pesante ai successori.