Il rapporto Regione-Sviluppumbria
Alla nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione nel 1986 fece seguito
solo un cauto incoraggiamento della Regione.
Il che indusse a
pensare che la Finanziaria fosse ormai in via di esaurimento.
Infatti, negli anni 1986-1987-1988 non fu sottoscritto l 'aumento
di capitale annuo di L. 1 miliardo, da parte della Regione.
Quindi la Regione non intendeva investire oltre nella Finanziaria, ritenendo che la politica precedente fosse stata fallimentare.
In realtà
si pensava che ormai la finanziaria dovesse gestire solo il
consolidato, che comunque avrebbe richiesto una attività non
indifferente, e non di breve periodo.
Ma i nuovi amministratori non furono d 'accordo e si avviò un
periodo di lavoro fecondo e innovativo, pur disponendo di risorse
finanziarie minimali e tutte assorbite, nei primi 3 anni di gestione,
dalla necessità di onorare le Fidejussioni prestate ad aziende
decotte che non riuscirono a restituire il loro debito, nè mai
onorate dal precedente Consiglio di Sviluppumbria, che lasciò così
un onere molto pesante ai successori.