Giancarlo Sacconi

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L'Occidente

Il concetto di Occidente.

L'Occidente non c'è sempre stato.
Il concetto di Occidente si è formato ad un certo punto della storia, è nato, è stato costruito a seguito di un certo sviluppo storico, perché serviva a qualche cosa.

Coloro che vengono considerati i capostipite dell'Occidente, non sapevano di esserlo. Kant non si è mai sognato di definirsi un occidentale, e neanche Locke. Per loro l'Occidente era l'America, cioè un territorio, un popolo di colonizzatori, pieno di selvaggi, che andavano bene per fare gli schiavi.

L'Occidente, era cioè soltanto una espressione geografica, ma non aveva alcun significato politico.
Per gli europei esisteva l’Europa come centro del mondo.
Gli europei non pensavano di appartenere ad un Occidente.

Il concetto di un Occidente politicamente unito è nato negli Stati Uniti e, inizialmente, come forma di difesa di questi dagli europei conquistatori.

L’Occidente non si è formato per un sorta di allargamento dei confini europei oltre l’Atlantico, fino ad includere gli Stati Uniti, ma per un effetto inverso. Nasce con la dottrina Monroe del 1823, che individuava un emisfero occidentale, riservando agli Stati Uniti il predominio in un 'area vastissima, vietata alla interferenza o intromissione delle potenze europee. 

Da parte loro gli Stati Uniti si impegnavano a non intromettersi nelle dispute fra le potenze europee, e fra una potenza europea e le rispettive colonie, purché queste non ricadessero nel territorio americano. 

A quel tempo le potenze europee, dopo avere sconfitto Napoleone, stavano cercando di restaurare l’Ancien Régime, e da parte americana si temette che la Spagna tentasse di riprendersi le colonie dell'impero ex spagnolo, che nel frattempo dopo il 1810 erano diventate indipendenti.

E per non vedersi sbarcare nel territorio americano, oltre ai galeoni spagnoli, magari anche soldati inglesi e francesi in aiuto, per riprendersi i vecchi imperi coloniali, la dottrina del Presidente Monroe, anche con interpretazioni successive, si inventa il concetto di emisfero occidentale, quell’emisfero in cui gli europei vecchi, corrotti e dispotici non avrebbero più entrare da colonizzatori.
Viene così tracciata una linea ideale di separazione tra l’emisfero occidentale (Stati Uniti) e l’Europa.

La storia dell'Occidente è la storia dello spostamento di questa linea, come espansione verso l’Europa dell’emisfero occidentale, una linea che accompagna sostanzialmente Eisenhower nella sua conduzione della seconda guerra mondiale, incorporando l’Islanda fondamentale per il controllo dell’Atlantico.

E questo è l’Occidente, destinato ad espandersi perché indeterminato. Infatti non fornisce orientamento, in quanto mentre c’è un Polo Nord e un Polo Sud, non esiste un polo Est e un polo Ovest.