Il concetto di Occidente.
L'Occidente non c'è sempre stato.
Il concetto di Occidente si è formato ad un certo punto della
storia, è nato, è stato costruito a seguito di un certo sviluppo
storico, perché serviva a qualche cosa.
Coloro che vengono considerati i capostipite dell'Occidente,
non sapevano di esserlo. Kant non si è mai sognato di definirsi
un occidentale, e neanche Locke. Per loro l'Occidente era l'America,
cioè un territorio, un popolo di colonizzatori, pieno di selvaggi,
che andavano bene per fare gli schiavi.
L'Occidente, era cioè soltanto una espressione geografica, ma
non aveva alcun significato politico.
Per gli europei esisteva l’Europa come centro del mondo.
Gli europei non pensavano di appartenere ad un Occidente.
Il concetto di un Occidente politicamente unito è nato negli
Stati Uniti e, inizialmente, come forma di difesa di questi dagli
europei conquistatori.
L’Occidente non si è formato per un sorta di allargamento dei
confini europei oltre l’Atlantico, fino ad includere gli Stati
Uniti, ma per un effetto inverso. Nasce con la dottrina Monroe del 1823, che individuava
un emisfero occidentale, riservando agli Stati Uniti il
predominio in un 'area vastissima, vietata alla interferenza
o intromissione delle potenze europee.
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Da parte loro gli Stati Uniti si impegnavano a non intromettersi
nelle dispute fra le potenze europee, e fra una potenza europea
e le rispettive colonie, purché queste non ricadessero nel
territorio americano.
A quel tempo le potenze europee, dopo avere sconfitto Napoleone,
stavano cercando di restaurare l’Ancien Régime, e da parte americana
si temette che la Spagna tentasse di riprendersi le colonie
dell'impero ex spagnolo, che nel frattempo dopo il 1810 erano
diventate indipendenti.
E per non vedersi sbarcare nel territorio americano, oltre ai
galeoni spagnoli, magari anche soldati inglesi e francesi in
aiuto, per riprendersi i vecchi imperi coloniali,
la dottrina del Presidente Monroe, anche con interpretazioni
successive, si inventa il concetto di emisfero occidentale, quell’emisfero
in cui gli europei vecchi, corrotti e dispotici non
avrebbero più entrare da colonizzatori.
Viene così tracciata una linea ideale di separazione tra l’emisfero
occidentale (Stati Uniti) e l’Europa.
La storia dell'Occidente è la storia dello spostamento di questa
linea, come espansione verso l’Europa dell’emisfero occidentale,
una linea che accompagna sostanzialmente Eisenhower nella
sua conduzione della seconda guerra mondiale,
incorporando l’Islanda fondamentale per il controllo dell’Atlantico.
E questo è l’Occidente, destinato ad espandersi perché indeterminato.
Infatti non fornisce orientamento, in quanto mentre c’è un Polo
Nord e un Polo Sud, non esiste un polo Est e un polo Ovest.
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