Evoluzione del concetto di individuo.
Individuo significa atomo, indivisibile.
Con la parola individuo Cicerone traduceva il greco ἄτομος àtomos,
con indivisibile.
Sotto il profilo politico, invece, l'individuo è una creazione
moderna, e oggi lo associamo al concetto di uomo libero.
Il mondo classico.
Il mondo classico non pensava all'individuo. L'individuo era
l'ultimo nella gerarchia
di ciò che è pensato. All'inizio c'è il
primato dell'universale e l'individuo
è solo una contingenza che rende irrazionale l'universale.
La scolastica.
La Scolastica al contrario, pensa la razionalità dell'individuo attraverso
complicate mediazioni intellettuali. Tommaso,
fermo restando
il primato dell’universale, vede
l'individuo collegato all’universale,
ma solo come sua determinazione materiale.
Duns Scoto.
Il filosofo Duns Scoto considera l'individuo un qualcosa di unico e diverso
dagli altri nel corpo e nel comportamento. La "haecceitas"
(dal lat. "haec", sottinteso "res", ovvero
letteralmente "questa cosa", ciò che lo rende un “questo” e non un altro) è l'elemento di
conoscibilità dell’individuo. L’universale rimane sullo sfondo
ma sempre in cima alla gerarchia.
Occam.
Occam
promuove l’individuo ad un ruolo fondamentale, come unica forma
di realtà concepibile, perché gli universali, come noi sappiamo,
sono ciò di cui si può fare a meno.
L’umanesimo italiano.
L 'umanesimo dà una
prima giusta importanza alla parola individuo.
Il protestantesimo.
Il protestantesimo attraverso, l’interiorizzazione della fede,
dà la massima importanza
all’individuo.
|
Il concetto di individuo oggi.
L'individuo moderno è una novità assoluta.
L’individuo moderno non è né
un eroe, come poteva essere l’individuo rinascimentale umanistico,
né un santo. L'individuo moderno è qualche cosa di diverso.
Secondo Pascal è fragile come una canna, ma è una canna che
pensa.
Secondo Hegel che ne parla qualche secolo dopo, l’individuo
è ciò che si è appropriato per sé dell'eterno. Una sorta di
usurpatore, insomma, che ha preso per sé ciò che precedentemente
era stato collocato nella dimensione trascendente dell'eternità.
Il concetto di individuo oggi.
L'individuo moderno è quel simbolo che per la prima volta nella
storia vuole essere attivo.
Vuole essere insomma il soggetto del verbo fare e il soggetto
del verbo pensare.
Affascinanti riletture della classicità individuano in Odisseo
il primo individuo moderno.
Ma l'individuo moderno va collocato là dove esso è nato, cioè
nel momento in cui ha preso origine la stagione in cui pensiero
e essere coincidono nel singolo soggetto individuale, non fuori
del soggetto, non prima del soggetto.
E questo è il punto fondamentale:
l'individuo moderno è il soggetto
che afferma di essere l’inizio, il primo, e che non tollera,
non vuole, non accetta nulla che preceda la sua signoria. La
sua signoria si manifesta nell'essere l'origine.
Ma conviene a questo punto dare uno sguardo all'evoluzione
del concetto di individuo nel pensiero di
CARTESIO
il protagonista della nascita dell'individuo moderno.
|