L'Islam
Le religioni si sono formate a causa dell'insicurezza dell'uomo.
Ma nel cristianesimo c'è, insita, la possibilità di ripensarsi,
«pentirsi», trasformarsi e migliorare anche grazie alla scienza e al
progresso: e per il bene del corpo, oltre che dello spirito.
Simili cambiamenti invece non sono o non sembrano possibili nella
religione islamica, per la quale tutto quello che è scritto nel
Corano è vero per sempre e immutabile. Compreso il metodo usato per
l'uccisione degli animali o la pratica del Ramadan, ad esempio,
affatto giovevoli alla salute.Per non parlare di
problemi più gravi, come l'atteggiamento da tenersi verso l'intero
genere femminile e verso gli «infedeli». Quella islamica è una
religione che non accetta critiche e obiezioni di alcun genere, da
qualunque parte provengano, e lo si è ben visto nell'ultimo anno,
dall'episodio delle vignette su Maometto al discorso di Benedetto
XVI a Ratisbona. E però non possiamo continuare a sostenere, come si
fa da molte parti in Occidente, che la religione altrui non può
essere messa in discussione, valutata e, se necessario, criticata.
Soprattutto oggi, quando un numero sempre maggiore di musulmani
entra a far parte del nostro tessuto sociale, la loro religione e le
sue conseguenze ci riguardano, e molto.
Ma esistano però solo islamisti ortodossi e non risulta che
quelli che stanno in Italia siano tutti estremisti. Ciò significa che
quello che è stato possibile per il cristianesimo sarà applicabile
ai musulmani? Forse sì, ma a condizione che si combattano i fondamentalisti e che si
fraternizzi con tutti coloro che aspirano convintamente ad integrarsi, anche nella diversità.