Anticlericalismo
L’anticlericalismo
è una posizione ideologica positiva, difensiva e non offensiva. “E’ un termine di origine ottocentesca che designa in linea generale ogni atteggiamento di opposizione all'ingerenza del potere ecclesiastico nella vita politica e sociale d'un paese, o di avversione a governi, partiti o persone che conformano la loro azione civile ai dettami di una determinata Chiesa impersonata dal suo clero.” Non è un movimento “contro”, ma una precisa posizione ideologica e politica contro i fondamentalismi. Dal punto di vista ideologico “esso fu preparato dall'ideologia dei libertini del sec. 17° e da quella illuministica del secolo seguente, fu potenziato e nutrito dai postulati del positivismo, e si configurò nel campo speculativo, come battaglia contro posizioni considerate negazione della libertà individuale del pensiero.” Dal punto di vista politico in Italia si è manifestato “essenzialmente come azione contro la Chiesa cattolica, come opposizione a governi cattolici o sostegno di governi laicisti”. L'anticlericalismo non importa necessariamente professione di ateismo e neppure alcuna condanna alla religione in sé, e anzi spesso muove da gruppi e persone che fanno professione di teismo e persino di adesione spirituale a una determinata religione, pur avversandone l'ingerenza nel campo dell'azione civile e della libertà di pensiero. Infatti non mancano cattolici devotissimi tra gli anticlericali. |