Giancarlo Sacconi

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I Servizi Reali.

Quali servizi fornire?
A
lcuni concetti di servizi reali sono già stati illustrati.Ma non si può parlare di una linea di politica generalizzata per tutti i servizi reali.
La legge 164 aveva fallito clamorosamente gli obiettivi, facendo emergere molte delle intuizioni circa la natura dei servizi reali, perché aveva chiamato tutto “servizi reali” e aveva tentato di dare tutto a tutti.
In effetti si trattava di dare quel servizio particolare a quel gruppo di operatori che in quel momento ne avevano particolare bisogno.
Cioè, bisognava che il servizio reale fosse quell’intervento che faceva scattare per l’azienda il salto di gruppo strategico. Per questo era un servizio reale, perché era un servizio strutturale.
Il concetto di servizio reale perciò non era alternativo al servizio finanziario.
L’alternativa di fatto era sinonimo di strutturale, quindi di strategico. Il servizio reale doveva produrre un cambiamento del posizionamento.
L’obiettivo non doveva essere più il territorio o il produttore di abbigliamento, e così via., anche se non era da escludere che ci fossero delle zone in cui eravamo ancora a questo livello.
In questo quadro la collaborazione delle strutture di associazionismo imprenditoriale, di grandi, di piccole cooperative, diventava cruciale.
Specialmente in una piccola regione come la nostra, dove tutto era più complicato perché ci trovavamo di fronte a tutti i tipi di situazioni contemporaneamente. Imprenditori che facevano prodotti diversi e diversi imprenditori che faceavano lo stesso prodotto.

  Quindi bisognava veramente che le Associazioni imprenditoriali facessero uno sforzo straordinario, insieme con l’Università e insieme con la Finanziaria regionale, per andare a capire quali erano i posizionamenti.
Ci sono dei servizi da erogare subito, perché sono servizi di massa e utili a tutti.
Si può pensare, ad esempio, all’analisi delle tendenze di un settore, o all’analisi del tipo di servizi finanziari da proporre a chi opera, ad esempio, in Germania, oppure all’assistenza che può essere fornita a qualcuno che vuole introdurre un sistema di progettazione interno.
Ma tutto questo deve però configurarsi come un tipo di intervento che riesca a motivare la crescita, anche a livello locale, di un terziario autonomo.
Non si può, cioè, ingessare la Finanziaria regionale in una attività che deve garantire tutti i servizi, sempre e comunque. Il vero successo di questo genere di prestazioni si ha quando, dopo un po’ di tempo, la Finanziaria le abbandona, perché c’è qualcuno che si è attrezzato in proprio a prestare quel genere di servizi.
Un giudizio sui centri servizi.
Alla fine del mio mandato si giunse a promuovere una attività di revisione e di ripensamento del complesso delle iniziative adottate sul tema dei "servizi reali alle imprese", alla luce di un rigoroso esame del rapporto costi/benefici, con l 'obbiettivo di pervenire ad un funzionale sistema, progettato ed attivato in concorso con gli attori principali, cioè gli utenti stessi dei servizi;