La Giustizia è una virtù dell’intelligenza. La Giustizia
significa
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far combaciare,
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tenere insieme le cose,
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eguagliare.
E l’intelligenza può vedere questo.
Anche la prudenza può vedere quello che c’è da fare.
Catone si uccide perché la PRUDENZA gli dice che non c’è
nulla di meglio da fare.
Ma senza la FORTEZZA egli non lo avrebbe potuto fare.
Il giudizio vede giusto, ma quello che vede di giusto non può
diventare effettività se il carattere non ha l’energia
pratica di attuarlo.
•Quindi la Prudenza ci può indicare quello che dobbiamo
fare.
•La Giustizia ci può mostrare qual è il rapporto armonico
tra le cose.
•Ma senza la Fortezza e la Temperanza, se non siamo forti e temperanti questo giudizio rimarrà
vano.
Quindi l'AZIONE diventa essenziale.
Ma non l'azione scriteriata.
Occorre eguagliare l’azione alla visione.
E acquisire la FORTEZZA, forza e vigore, in modo che quel che si vede
di buono si fa.
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LA GIUSTIZIA è il
giusto comportamento che si deve avere nella relazione con
gli altri e con il mondo.
La giustizia realizza una proporzione, un’equità. Compone e
non scompone.
E quindi l'elemento della giustizia è la simmetria nei
rapporti umani.
Nei rapporti sociali ci deve essere una giustizia ugualmente
distribuita.
Ogni individuo deve poter realizzare la sua qualità senza
che sia frenato da altri, senza che altri glielo
impediscano.
Quindi deve esserci una giustizia che deve preservare anche
la valorizzazione delle singolarità.
La giustizia si può mettere in pratica soltanto se si è
forti e temperanti.
La temperanza è necessaria per la realizzazione della
giustizia, perché l'eccesso di amore di sé, la prepotenza,
non permetterebbero mai di realizzare rapporti di giustizia.
Ma è necessaria anche la forza. Perché anche se riusciamo a
capire il comportamento di giustizia e vediamo le cose buone
da fare, poi dobbiamo essere conseguenti nel cedere agli
altri quello che gli spetta, quello che è nel loro diritto,
contenendo il nostro egoismo.
E così, come nella prudenza, dobbiamo avere la forza di
sostenere quello che abbiamo riconosciuto come giusto.
In questa quadratura si stabilizza il carattere, si forma la
personalità. Si agisce in modo da riuscire nel mondo. Ecco
perché fin dall'antichità queste virtù erano state definite
virtù cardinali.
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