Fortezza
Possiamo interpretare la fortezza
secondo due modelli fondamentali.
La capacità di saper affrontare il pericolo. Coraggio. Affrontare il pericolo vuol dire che ci troviamo dinanzi a situazioni di incertezza. Dobbiamo decidere se una cosa è da da fare o non è da fare.
Quando dobbiamo prendere una decisione circa un'impresa, e
poi vediamo che ci sono molti problemi e difficoltà che ne
mettono in pericolo il risultato, allora la tentazione di
tirarci indietro è forte. Ma quando il rischio è da correre, perché devo realizzare quella cosa importante, allora è necessario che io mi arrischi, che abbia la forza di sostenere il pericolo in cui mi posso venire a trovare.
Molte volte, in un'impresa economica ad esempio, o in
qualsiasi altra dimensione ci si venga a trovare, ci si
trova esposti e allora ci occorre una forza. Il forte ha la conoscenza del pericolo e su questa base può misurare la sua fortezza. Soltanto in relazione alle incognite noi possiamo calcolare la nostra potenza e il grado della nostra forza da poter estendere o meno. Molte volte ci si sente forti, ma si è sostanzialmente inconsapevoli, si è sostanzialmente irresponsabili, non si calcolano le conseguenze, quindi si agisce come se fossimo onnipotenti, e questa è una modalità di non conoscenza di sé.
Chi non ha carattere, e si lascia prendere dal momento,
dall'istante, crede di essere forte e non lo è. |
La capacità di sapere resistere al pericolo. Pazienza. C'è un altro modo di essere forti, questo è molto più corrente, perché non è tanto una dimensione di rischio o di impresa, ma la capacità di reggere ad un attacco che viene da fuori.
Può essere una malattia, un evento che ci schiaccia e ci impedisce. Allora qui la forza, la fortezza deve avere la caratteristica non dell'aggredire, ma di sostenere quel peso.
Allora mentre nell'impresa la forza ha
caratteristiche momentanee, è legata all'occasione, nel
sostenere, quando si è colpiti da un male, la caratteristica
della forza è al contrario una lunga durata nel tempo. Ogni
giorno bisogna sostenere questa fatica.
Quando si parla di fortezza e di coraggio si
capisce bene come la virtù non è conformismo, la virtù è
capacità di aprirsi al rischio. |