La questione generazionale
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La questione generazionale. C’è una generazione scomparsa nella storia di questo Paese ed al suo posto non c’è stato un ricambio generazionale. Quella generazione che deteneva il potere, è stata sostituita da un'altra della medesima generazione, che veleggiava qualche gradino indietro, e che ha approfittato dei noti eventi ad essa favorevoli per sviluppare una sua influenza ed impossessarsi del potere per il potere. È mancato l’avvicendamento. La generazione legittimata, cioè i trenta-quarantenni di oggi, ha preferito la via dell’inerzia sociale, adagiandosi in gran parte nella situazione di benessere che ha trovato. Le classi dei più giovani non sono quindi esenti da responsabilità, avendo coltivato la scelta di una colpevole assenza dalla vita democratica del paese e sacrificando l’impegno civico ad un arido individualismo. Gli effetti di questa scelta li riscontriamo nella pratica quotidiana della vita politica. Senza concorrenza, la classe dirigente è incapace di andare al di là di una pervicace difesa dei propri privilegi, e quindi di esprimere progettualità e qualità. Ora che questo dato di fatto sembra unanimemente riconosciuto, nostro compito preminente e responsabile è dunque quello di aiutare le giovani generazioni a riscoprire passione civile e comunanza d’intenti, a maturare l’umiltà necessaria a condividere progetti, competenze, idee, traendo vantaggio dalle esperienze maturate. In questo sforzo non dobbiamo dimenticare chi questo messaggio e questo aiuto non può accoglierlo perché “in ben altre faccende affaccendato”, e cioè la generazione di giovani parcheggiati nelle periferie, disoccupati o emarginati, e quelli che non sono disoccupati o emarginati , ma che non trovano lavoro. Per questi ultimi si può parlare, come un tempo, di nuova povertà, perchè oggi l’inattività giovanile è vista e pensata come il negativo del lavoro, il suo rovescio della medaglia. Al di là di condizioni di vita accettabili che la famiglia può garantire loro. Quindi è una questione che è necessario affrontare nella sua complessità. |