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Giancarlo Sacconi

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L'antipolitica

L’antipolitica.

L’antipolitica si afferma quando il potere si appoggia soltanto sul calcolo dei voti, e i provvedimenti importanti non sono supportati da un sostrato filosofico o ideologico, cioè non vengono assunti in base ad una visione di grande prospettiva, ma rispondono ad esigenze del giorno per giorno (pragmatismo).

In questi casi la legalità diviene l’unico fondamento di legittimità delle procedure parlamentari, ma i voti che garantiscono la legalità non esprimono, di per sé, principi di legittimità, e questa viene ricercata diversamente partendo da un rifiuto della rappresentatività parlamentare.

legalità s. f. [derivato di legale]. –
1. L'essere conforme alla legge e a quanto è da questa prescritto: l. di un provvedimento.
#91144E rosso violaceo 2. Situazione di rispetto delle leggi: rientrare nella legalità.

legittimità s. f. [derivato di legittimo]. –
1. (giuridico) L'essere legittimo, conforme cioè al diritto, alla legge: l. di un divieto; l. di un atto amministrativo; affermare, contestare la l. di una rivendicazione; l. del potere sovrano. l
Espressioni: legittimità costituzionale, piena rispondenza di un atto legislativo alle norme della costituzione; principio di legittimità, la base del legittimismo.
2. (estens.) Rispondenza alla giustizia, alla logica, ai principi morali: l. di una richiesta; l. di un'ipotesi, di un sospetto.

L’anti-politica non è fuori della politica, poiché dalla politica nessuno può uscire.
È un'altra politica che, contrastando il sistema parlamentare o una legge elettorale o una certa classe dirigente, sostiene soluzioni diverse.


  Nella democrazia parlamentare legalità e legittimità sono tutt’uno.

L’antipolitica dissolve questa equazione usando mezzi inusuali, i quali, quando non violenti, rientrano essi pure nel concetto di politica, in quanto esprimono in altro modo gli interessi, bisogni e attese di gruppi di cittadini.

L’anti-politica è perciò una battaglia della politica contro la politica.

E poiché i partiti al  potere e le maggioranze parlamentari non perdono occasione di dichiararsi anti-ideologici o post-ideologici, sciogliendosi con ciò da vincoli ideali, allora la legittimità si distacca dalla legalità, e cerca altre forme espressive.

Il pragmatismo o la politica del “tirare a campare” non è in grado di sorreggere l'equazione fra legalità e legittimità. Questa linea di condotta, che ebbe Giulio Andreotti tra i precursori più noti, fu una delle (tante) cause dello svilupparsi del terrorismo in Italia, una forma violenta e becera non però dell'anti-politica, perchè fuori dalla politica.

LA CRISI DI LEGALITÀ.
Si è parlato del processo di formazione delle leggi, ma in Italia c'è un'altra drammatica situazione: il non rispetto delle leggi esistenti di fronte ad interessi che vengono presentati come di carattere generale (e saremmo comunque fuori dalla legalità), e che rispecchiano invece esigenze dei partiti.
Questa crisi di legalità si trasferisce a dismisura negli Enti locali, nel totale disinteresse.
E QUI SIAMO FUORI DALLA POLITICA!