Voglia
di Conformismo
Orwell ha messo bene in luce come in noi operi una sorta di
bramosia ad essere irreggimentati.
È pur vero che questa
esigenza è alla base della socialità, della cooperazione.
E
solidarietà, lealtà, hanno la stessa motivazione. Il
desiderio di appartenere a un gruppo più o meno esteso, più
o meno coeso, è anche alla base della appartenenza
partitica, ma non solo.
Pensiamo al fenomeno dello sport,
specialmente il calcio. In mancanza di certe appartenenze
sembra di non essere completi e ci si sente soli e insicuri. Ma il conformismo non è
sufficiente a tenere insieme gli individui in un'impresa
comune.
Di fronte alle prime serie difficoltà occorre
qualche individuo eccentrico, fuori dal gregge, che escogiti
quella soluzione a cui magari il gruppo non arriva.
Ecco
perchè è bene che uno Stato si organizzi con una pluralità di
autorità civili.
Secondo Machiavelli una struttura statale democratica si
rivela più flessibile nell'adattarsi alle diverse
situazioni, di quanto non farebbe un singolo detentore del
potere, perchè è difficile che questi cambi il suo modo di
governare, e così quando i tempi cambiano, non
si ritrovano più adeguati a quel modo di governare, e lo
Stato rovina.
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La tirannia della consuetudine
Il tema della tirannia della consuetudine attraversa la filosofia
della politica come quella della scienza.
Ancora Machiavelli: "Noi non possiamo opporre a quello che c'inclina la natura",
di nuovo dunque il determinismo.
Noi come singoli, ovviamente!
Ma il Collettivo "avendo con uno modo di procedere prosperato assai,
non è possibile persuadergli che possa fare bene a procedere altrimenti"
purché anch'esso non si irrigidisca! Altrimenti, anche il Collettivo
vittima dell'abitudine è votato al declino e al crollo.
L'obiettivo di una comunità, di un partito, di uno Stato non
è mai semplice. In questo caso di fronte alla complessità la
coesione di un Gruppo che escluda i diversi, e si
autoescluda dai diversi, non è la migliore soluzione. Questa è la debolezza
delle grandi dittature del Novecento: Colossi dai piedi di argilla.
La tradizione "repubblicana" argine della irrazionalità
politica del singolo
Le istituzioni repubblicane messe in campo dal mondo
occidentale, riescono, almeno sulla carta, ad impedire che i
comportamenti irrazionali dei singoli, finiscano per
trasformarsi in un una folla asservita al potere. Ma non
possiamo farci illusioni, perchè, ancora in democrazia,
nonostante tutto quello che è successo, questo vizio di
accomodarsi nell'alveo di un pensiero dominante, persiste,
eccome!
Il conformismo tende ad allargarsi
Sembra lecito aspettarsi che nei prossimi anni i conformismi
a livello globale tendano ad espandersi.
Anche se fenomeni
di resistenza non sono improbabili, perchè da un certo momento
in poi il disagio diventa così grande che spinge la gente a fare qualcosa.
Ma è ovvio che l'appiattimento prevarrà a livello generale
in relazione alla globalizzazione dell'economia. Sembra
che gran parte dell'umanità guardi all'occidente, non solo
come meta da raggiungere fisicamente, ma come organizzazione
di vita.
Nonostante le critiche dei tanti anche qui che non
mancano di puntare il dito contro lo sviluppo, in barba, sembrerebbe,
alle proprie consolidate condizioni di vita, ma in realtà con
il solo intento di mantenerle, il vituperato spirito del capitalismo
si sta impadronendo di moltitudini sempre più larghe.
Ci si comincia ad accorgere anche nei
paesi poveri che certe basilari
idee di sviluppo vanno attuate nel luogo in cui vivono, piuttosto
che andare a cercare altrove il benessere.
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