L’economia non è argomento che appassioni più di tanto e la
sua pratica sul campo o anche solo didattica è molto impegnativa.
La materia non è tra le più gettonate nei dibattiti di tutti
i giorni, se non tra gli addetti ai lavori, ma accende l'interesse
dei più (come è giusto che sia) quando vengono tirate in ballo
le tasche dei cittadini .
Sono due gli approcci allo sviluppo, uno favorevole e uno ostile
alla libertà.
Tra i due percorsi quello favorevole alla libertà sembra oggi
avere il sopravvento ed è una buona cosa, perchè la libertà
è “costituente” lo sviluppo, non una sua conseguenza.
Lo sviluppo dovrebbe essere un processo di espansione delle
libertà reali di cui godono gli esseri umani e non un obiettivo
da raggiungere ad ogni costo.
La pretesa di ridurre la libertà per attivare soluzioni economiche
"forzate" con la promessa di più ampie libertà future, è un
concetto che ha contribuito a giustificare tirannie di ogni
genere e uccisioni di massa.
Collegare lo sviluppo alla libertà significa formare un circolo
virtuoso: libertà fucina dello sviluppo, sviluppo che favorisce
la libertà e di conseguenza la domanda di democrazia.
|
|