Liliana Lazzari
LILIANA LAZZARI é nata ad
ASSISi e risiede a BASTIA UMBRA.
Il suo bisogno di scrivere ha avuto un ruolo importante e vitale
nella sua esistenza di donna, la poesia è la sua forza, il sostegno
e la speranza per la propria esistenza per sentirsi viva e vera.
La famiglia, la libertà dell'anima, la nostalgia, la natura, la
fede, ma soprattutto l'amore sono le sue tematiche in un intreccio
di tenere emozioni.
Numerosi sono i riconoscimenti ottenuti a livello nazionale, molte
sue liriche sono inserite in antologie e la prima raccolta di versi
"DELFINI" del 1987 ha avuto la prefazione di BARBARA ALBERTI.
È stata per molti anni coordinatrice del "PREMIO INSULA ROMANA" per
la poesia regionale inedita.
La sua seconda raccolta personale di poesie "TRA IL RISO E IL
PIANTO" diretta da C. Toscani e A. Cioci é del 1994 pubblicata da
Italcom. Alcune liriche sono state inserite nelle Antologie di Poeti
Umbri Contemporanei a cura di Luciano Lepri e Giovanni Zavarella del
1997 — 2000 — 2003 edite dalla Edimond di Città di Castello. Il suo
bisogno di confrontarsi continuamente e cimentarsi in nuove
esperienze l'ha portata a vincere concorsi nazionali anche fuori dal
campo letterario.
Infatti nel 1996 ha ottenuto il prestigioso premio di CUOCA UMBRA
indetto dalla STAR e ancora in ambito culinario, sempre come cuoca
umbra, nel 2002 in un altro ambito concorso indetto dalla NAZIONE.
Come dire...la poesia é la sua vita, ma LILIANA vive bene anche
grazie ad una buona cucina e a tutto ciò che le dona emozioni.
Liriche da
"UN CANTO DI MARE"
Assisi 2010
Prefazione di Giovanni Zavarella
(leggi)
Un canto di mare |
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Come fiori d'Inverno |
Vita Arriva silenziosa la notte. Poso un dolore stanco sul cuscino il cuore si fa subito leggero ritrovo la mia via di cielo. Sullo schermo del firmamento il mio vissuto si proietta come un film alla moviola. E' tutto in bianco e nero sono sfocati i colori iridescenti del mio arcobaleno infinito. Poi, una Luna impazzita mi avvolge come un bagno di tenerezze disperde le ombre delle paure illumina un profilo di sogno che traspare in fondo al mio buio. All'orizzonte, una cometa incantata m'insegna una via di gioia e di pianto. La mia struggente malinconia si attenua in quella scia di fede un sorriso riaccende i miei colori torno ad essere vera e viva donna in fiore nell'Autunno della vita. |
Nessuno conosce |
Altre liriche
Aspetto Natale è la notte di Natale, non fate rumore: i bambini dormono ancora. Questa sera, piena di stelle, sembra trattenere il respiro in attesa del miracolo che si rinnova. Siamo molti, stanotte, a chiedere che il miracolo si ripeta, eterni bambini che pregano, e chiedono a Gesù bambino di portare un po' di felicità. Le nostre favole antiche rivivono vere e luminose. Perché, questa notte serena, non dura più a lungo? Le poche ore, illuminate dalla fede sincera, non bastano a farmi udire il coro degli angeli che giunge da tanto lontano. Vieni Natale, ti aspetto, perché ho bisogno del miracolo. |
Anelli
di luce Equilibrista spericolata deambulo sulla corda della vita, mi aggrappo a beffarde fantasie con le mie unghie di strega. Vorrei graffiare quel ricordo vagabondo, ma trovo sempre anelli di luce dove legare nuove corde di distensione che oscillano su rinnovate passioni. Altalena di rimpianti, rimorsi, lacrime, anche il sorriso più ingenuo finisce per naufragare, si perde in calcarei anfratti, ma...l'anima riesce a scivolare via s'innalza con ali appesantite lontana dalle paure del mondo. |
Pescatore d'amore Attraverso la mia vita con fatica come tra flutti di un immenso mare, vecchio indomabile pescatore. Intreccio la mia rete di stelle, raccolgo tutti i beni più preziosi, amore , amicizia , pensieri, sentimenti , verità e bugie, razzolo i ricordi più nascosti, i sogni che si erano perduti, volti , sorrisi , sguardi, ancora amore per diluire l'odio. Sono alla fine del mio viaggio, ma nella rete incantata c'è tanto spazio per aggiungere fantasia , emozioni , battiti di cuore, amore per chi non ha saputo amare. Il fardello non è pesante, i marosi mi aiutano a sollevarlo, si trasforma in mongolfiera, mi innalzo verso il cielo alto Paradiso proibito e incantato dove una Madonna Nera , pazientemente, attende il mio ultimo dono d'Amore. |
Sogno Il vento mi ha portato un profumo di rose canine, selvatiche, spontanee e festose. Il vento mi ha portato il profumo delicato di rose coltivate, altere sul loro lungo stelo. Ho provato un senso di stordimento: mi sono spogliata dei miei abiti volgari, sono rimasta nuda con i miei pensieri. Tu hai raccolto a piene mani rose rosse, gialle, bianche e rosa, con venerazione hai posato quei petali sopra un lembo di lenzuolo immacolato. C'era tanto profumo, sembrava un mare incontaminato di tenerezza. Poi, hai soffiato scherzoso e ...intrigante. Il vento ha raccolto il tuo respiro, ha portato fino a me quei frammenti di sogno, mi sono ritrovata vestita d'amore. Ho avuto paura ai soffocare in tanto splendore ai vita... e qui il mio sogno è svanito... Temo il sole di domani perchè brucerà quelle fresche corolle, tornerò ad essere nuda, dovrò rivestirmi dei miei abiti volgari. Illusione di un istante, follia di un sogno impossibile, dolcezza infinita, magia-virtuale, ...ma anche tutto questo è vita... |
La
danza delle ore piccole Ho preso maternamente per mano le piccole ore della notte, troppo piccole e indifese per girare il Mondo da sole. Quanta tenerezza al cuore fragili meteore di tempo che aiutano a superare i miei limiti. Volevo insegnare loro... le bellezze e l'immensità dell'Universo, ma hanno risposto ridendo che quel firmamento infinito è da sempre culla sicura, le stelle sono luminose sorelle. Volevo insegnare loro... i misteri della Luna, i suoi chiaro-scuri d'umore, ma hanno risposto rispettose che quella grande luce d'argento rappresenta un tenero faro guida nel caotico scorrere delle stagioni. Volevo insegnare loro... i palpiti di dolore e d'amore degli abitanti della Terra, ma hanno risposto pensierose che sono prova di un disegno divino, scandiscono la vita dell'uomo. Volevo insegnare loro... la dolcezza dell'attesa del giorno, ma hanno risposto senza pudore che si scambiano felici il testimone per una folle corsa verso il Sole in cerca di nuove emozioni da donare. Volevo insegnare loro... la fede assoluta dell'esistere, la trepidazione di un sorriso, i sogni affidati al tempo, le lacrime di una notte di ore, ore, ore, ore, gioielli di vita, stille preziose di sangue che l'uomo beve insaziabile, spreca, offende, ripudia, non merita. Volevo insegnare loro... ma se sono il nulla e il tutto. Mi sono sentita piccola e vulnerabile, ho affidato il mio sonno alla loro saggezza, la mia infinita tenerezza si è trasformata in “Amore Universale”. |
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