Le poesie di Raffello Setteposte
Primavera Una pennellata di verde sulla cima dei pioppi. Primule e viole tra i cespugli nei boschi voli di rondine nell'azzurro del cielo ed é primavera. |
Estate Un oceano d'azzurro nel cielo un mare giallo nel piano e tanto tanto sole. |
Verso l'inverno Addio estate! Cadono le prime piogge. S'accendono i colori nei boschi. Cadono le prime foglie gialle. Che nostalgia, l'estate é già passata che stretta al cuore! |
Inverno Ora tra i rami scheletriti dei pioppi più non mormora il vento: Sibila. |
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Il sipario Dietro il sipario degli anni beffarda ti spia la morte mentre continua l'affanno d'ogni giorno che passa. |
Verso l'approdo Dopo il duro lavoro del giorno é già sera ora nella mia testa martella incessante un pensiero Quando Come Dove. |
Pensionato Ora i traguardi terreni sono tutti raggiunti rimane il traguardo finale il più impegnativo la morte. 22/2/83 |
The end Che bello sarebbe andare velocemente presentandosi vivi dinanzi alla grande falce con nel cuore i sogni colorati della giovinezza e non vedere venirti incontro sghignazzando la morte. |
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I miei occhi Troppi occhi hanno guardato i miei per una parola di speranza Troppi occhi hanno fissato i miei in un silenzioso ultimo addio Ora sono i miei occhi che guardano lontano oltre l'azzurro sterminato dei cieli un'abbagliante luce verso la quale mi condurrà sorella morte. |
Tu non mi freghi Se profeticamente mi dicessero: "Domani crepi " ma ciò non avverrà e ritorni indietro a fare esattamente ciò che hai fatto alto leverei il grido di Cambronne col gesto perentorio del braccio semiflesso. |
Morire insieme Che bello sarebbe andare insieme mano nella mano uniti come nella vita verso il punto luminoso dal quale venimmo. Nessuno rimarrebbe a morire di lenta solitudine e a tormentarsi di inutili ricordi. Che bello sarebbe, ma i sogni rimangono sogni. |
Nudi Ti rivedo mamma quando in punta di piedi all'alba delle afose notti d'estate entravi nella nostra stanza per chiudere le imposte e coprire le nostre nudità di adoloscenti. Ora alla fine della lunga strada quando nudi saremo a Dio dinnanzi torna a coprirci misericordiosamente. 22/7/83 |
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Preghiera O Dio che stai nell'alto dei cieli e vedi tutto e sai tutto quando chiamerai a te questo povero medico che tante miserie ha visto e tanto perciò ha sofferto fallo velocemente concedigli solo un attimo perché possa gridarti perdono per quanto ha fatto e non ha fatto. Dietro di te misericordia infinita siano ad accoglierlo a braccia tese i suoi cari insieme ai suoi pazienti ai quali donò gli anni migliori della sua vita. |
Racconta Nonno Raccoglievamo pigne per il fuoco rastrellavamo l'erba già falciata cercavamo lumache sui muri acchiappavamo maggiolini sulle rose e poi stanchi sedevamo sulle scale di casa io per fumare una sigaretta tu per consumare la merenda e intanto mi pregavi "Racconta Nonno" Così inventavo storie di grilli cicale, formiche e di lumache con gran finale di balli e di allegria e mentre tu mi riempivi la testa di perché e di Racconta Nonno pensavo alla gioia che tu mi davi in quegli attimi che non sarebbero mai più tornati. Ottobre '85 |
L'ultima borsa Me la regalaste voi figlie mie, affinché la fatica di questi ultimi anni fosse più lieve e il travaglio dinanzi al malato meno duro. L'ultima di tante che le mie braccia hanno portato per le tante case per le tante scale oh quante!! Il tempo è volato, i capelli son grigi, voi donne mature e per me non lontana la stazione d'arrivo. |
Il campanello Qualche volta suona ancora nella notte insistente indiscreto scocciante ma non lo ascolto. Quando dormivo come fa la lepre troppe volte ha squillato troppe volte l'alba mi ha raggiunto nelle case o per le strade. Ora non lo ascolto più. gennaio 1984 |
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Per non morire Per non cadere a terra e infradiciarsi s'é aggrappata ad una tela di ragno la foglia d'edera ingiallita. Il vento la scuote la sbatte la fa turbinare vuole che cada nel fango e si annulli. Così nella vita ti attacchi ad un filo per non tornare alla terra per non morire. |
Piove Questa pioggia d'autunno cade insistente fredda noiosa penetrante. Deposita nel cuore montagne di tristezza nel cervello cupi pensieri di morte. Ma non c'é tempo per fermarsi a pensare; velocemente come il fiume che ti circonda devi correre. |
Nulla si distrugge Sull'albero c'é rimasta una foglia una sola! Avvizzita Gialla Tremula ad ogni spirar di vento. Presto a terra raggiungerà le altre marcendo. Darà così vigore all'albero che tornerà a fiorire in primavera. |
Monte Tezio Guardando la tua mole ricordo gli anni di gioventù. Dal terrazzo di casa ormai deserta scrutavamo i tramonti dietro la tua gobba. Che pena, quando il sole calava verso Perugia. Finivan le vacanze. Ci attendeva il collegio. Così per molti anni. Poi un giorno ognuno il suo fagotto ognuno al suo destino. Là nella vuota casa rimasero due vecchi soli ad attendere i nostri fuggitivi ritorni. |
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Per ingannare l'attesa
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